Pier Paolo Pasolini profeta di sostenibilità

Pier Paolo Pasolini in questa intervista definendo la poesia merce inconsumabile, anticipava un concetto che oggi è entrato prepotentemente nel dibattito sullo sviluppo sostenibile: la crescita green è possibile o è un’illusione?

I fautori della crescita sostenibile si affidano al concetto di decoupling (disaccoppiamento), il quale grazie allo sviluppo tecnologico consente una riduzione dell’utilizzo di materia per unità di prodotto. I critici fanno notare invece che si tratta di un miglioramento relativo e che il consumo assoluto delle materie prime non si è ridotto, perché la crescita va più veloce dei miglioramenti tecnologici.

I dati storici danno loro ragione, se guardiamo alla produzione di energia, negli ultimi 50 anni abbiamo registrato una riduzione dell’intensità di carbonio di poco meno dell’ 1% annuo, insufficiente a fermare la crescita della C02 in atmosfera.

La strada indicata da Pasolini è quella della dematerializzazione, una soluzione prospettata anche da Tim Jackson  https://timjackson.org.uk/ che nel suo libro Prosperità senza crescita propone un modello economico  non più basato esclusivamente sul rapporto tra benessere e  beni materiali, affidando ai servizi il compito di soddisfare bisogni di natura psicologica, sociale ed affettiva che hanno un grande impatto sulla qualità della nostra vita.

E’ una prospettiva indicata soprattutto per le nazioni che hanno già raggiunto un buon livello di soddisfacimento dei principali bisogni materiali.

Chissà se la bellezza salverà il mondo!

A cura di Danilo Devigili, founding partner di Collectibus

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